Kindof ha radici solide: è figlia dell’azienda di famiglia fondata dal padre di Mattia e Luca Ghielmi, la Ghielmimport, che dal 1972 è stata attiva nel commercio di materiale per l’edilizia. 

Nasce nel 2014 da un’idea fortemente collegata alla conoscenza dei materiali di tradizione familiare, quasi come un omaggio, postumo, alla professionalità e alla competenza che Arnaldo ha trasmesso ai figli.

Proprio da qui è scattata la scintilla creativa di Luca Ghielmi per un elemento semplice e potente come il tondino d’acciaio nervato.  Un materiale che viene usato da sempre nelle costruzioni di cemento armato, di cui costituisce la struttura portante: l’anima nascosta dentro un mare di calcestruzzo.

L’idea di Luca è originale, si nutre della sua passione per l’arte e delle conoscenze tecniche conseguite in anni di esperienza: esaltare un materiale industriale, grezzo e filiforme (ma forte e flessibile) e creare una linea di elementi d’arredo che sappia coniugare lo spunto creativo e la natura stessa del materiale. Il tutto scegliendo scientemente di utilizzare una singola bacchetta per realizzare la struttura portante di ogni elemento d’arredo: una vera sfida sia ingegneristica che artigianale.  Ma è proprio così che Kindof ha scelto di valorizzare il tondino, la sua resilienza meccanica e soprattutto l’estetica e la bellezza primitiva della sua nervatura.

Nel 2014 , parte la prima sperimentazione nello stabilimento in Svizzera, specializzato nella piegatura del tondino, per poi continuare in quello di Somaglia (LO) dove Kindof ha dato vita a una produzione interamente italiana. In Italia Kindof può trasformare il design e la creatività in una realtà industriale solida e affidabile grazie a un team di artigiani di alto livello, degni della più antica tradizione italiana, che alla produzione classica per l’edilizia aggiungono cura, attenzione e amore per ogni più piccolo dettaglio.

Colori e linee, respiri e fughe, e perfezione nell’imperfezione. L’arte è parte imprescindibile della vita di Luca ed ha ispirato profondamente il concetto di design che è alla base della produzione KINDOF. Ma non l’Arte in generale, piuttosto l’influsso – benefico – di correnti artistiche ben precise, un ascendente che si percepisce e si intuisce in tutte le linee firmate KINDOF. Si declina in modo sottile, e lo incontriamo nelle linee semplici ed essenziali dello shodo orientale e del minimalismo occidentale, nella geometria ripetuta e insistente del brutalismo, nella funzionalità pulita e sincera del Bauhaus, nel richiamo alle forme e ai materiali del primitivismo.

E poi ci sono i colori di KINDOF: che citano Van Gogh e Matisse, che ci raccontano di Warhol, che ci fanno pensare a Hockney, a Twombly o Schnabel. Colori che danno vita e espressività alla materia grezza e alla potenza del grigio rugginoso del tondino e che ci ricordano che la natura esiste, e con lei la terra, il calore del sole e la profondità del cielo.